Vuoi costruire casa? Ecco chi può progettare legalmente l’abitazione (la risposta ti sorprenderà)

Costruire una casa è un sogno che molti condividono, ma pochi conoscono nel dettaglio le figure professionali che possono legalmente progettare un’abitazione in Italia, né le una serie di normative che disciplinano ogni fase di questa avventura. Spesso si pensa che solo l’architetto sia abilitato a firmare un progetto edilizio, ma la realtà offre diverse soluzioni, alcune inaspettate, in base alla normativa vigente e alla destinazione dell’immobile. Analizziamo quindi chi può occuparsi di questa responsabilità fondamentale, i requisiti che deve possedere il progetto, e quali sono i passaggi burocratici da rispettare affinché l’edificazione avvenga nel rispetto della legge.

Le figure professionali autorizzate alla progettazione

In Italia, la legge stabilisce che la progettazione di una casa deve essere affidata a un tecnico abilitato e iscritto all’ordine o albo professionale competente. Il D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia), rappresenta la base normativa che determina chi può firmare un progetto abitativo. Le figure professionali generalmente ammesse sono:

  • Architetto: può progettare qualsiasi tipo di edificio, incluse nuove costruzioni, ampliamenti, restauri e ristrutturazioni di immobili di qualsiasi destinazione d’uso, compresi quelli a valenza storica e artistica.
  • Ingegnere civile o edile: abilitato analogamente all’architetto, può redigere progetti di edifici civili, industriali e infrastrutture pubbliche o private.
  • Geometra: abilitato a progettare singole abitazioni e fabbricati civili con diverse limitazioni. Le sue competenze si riferiscono a edifici di modesta entità (tipicamente case unifamiliari, villette, oppure piccoli ampliamenti di edifici esistenti), secondo quanto previsto dal Regio Decreto n. 2537/1925. Non può invece progettare condomini, palazzi o edifici pubblici.
  • Perito industriale edile: le sue competenze sono molto simili a quelle del geometra e si estendono alla progettazione edilizia leggera e agli impianti correlati.

Ciò che può davvero sorprendere è che anche il geometra (Wikipedia) – spesso visto come mero tecnico di cantiere – può essere il progettista, a patto che la casa non sia di grande complessità o altezza. In pratica, se si tratta di un’abitazione unifamiliare o bifamiliare, costruita in zone non soggette a vincoli particolari, la firma di un geometra è sufficiente dal punto di vista normativo.

Requisiti di legge per il progetto

Affidare la progettazione a una figura abilitata è solo il primo passo: il progetto deve rispettare una serie di requisiti minimi previsti dalla normativa italiana. Tra i principali obblighi vi sono:

  • Il rispetto delle norme urbanistiche comunali, come il Piano Regolatore Generale (PRG), che impone destinazione d’uso, indici di edificabilità, distanze dai confini, altezze massime.
  • La conformità alle norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) per la sicurezza statica, sismica e strutturale.
  • L’aderenza ai parametri di abitabilità, come le altezze minime interne (2,70 m per le abitazioni, riducibili solo in casi specifici) e le superfici minime delle camere (9 mq per una singola, 14 mq per una doppia).
  • L’osservanza delle norme igienico-sanitarie nazionali e locali.
  • Il rispetto del Codice dei Beni Culturali se l’area è sottoposta a tutela monumentale o paesaggistica.
  • L’inclusione, già in fase progettuale, di impianti tecnologici conformi alla normativa vigente in tema di sicurezza e risparmio energetico.

Sarà il progettista stesso a occuparsi della predisposizione di tutta la documentazione tecnica per ottenere i permessi necessari (CILA, SCIA, Permesso di Costruire), a seconda del tipo di intervento e della normativa comunale.

I permessi necessari e il ruolo dell’Ente locale

Prima di iniziare fisicamente qualsiasi lavoro di costruzione, è obbligatorio fare richiesta dei permessi edilizi presso il Comune in cui si intende costruire. I passaggi fondamentali sono:

  • Richiesta e ottenimento del Permesso di Costruire: documento imprescindibile per qualsiasi nuova costruzione o ampliamento rilevante. Il rilascio avviene solo dopo verifica della conformità del progetto alle normative vigenti e, se necessario, previa acquisizione dei pareri di altri enti (ad es. ASL, Soprintendenza, Genio Civile).
  • Per interventi minori, come ristrutturazioni leggere, è sufficiente la segnalazione di inizio attività (CILA o SCIA), redatta e presentata dal professionista incaricato.

Questi adempimenti garantiscono che la costruzione rispetti le regole di urbanistica, l’ambiente e la sicurezza pubblica. Solo dopo il rilascio formale dei permessi può cominciare la vera e propria attività di cantiere.

Gli errori da evitare e l’importanza della scelta del tecnico

Uno degli errori più comuni è affidarsi a figure non abilitate per risparmiare sui costi della progettazione. Questo può portare a gravi conseguenze: dalle sanzioni amministrative alla demolizione dell’immobile, fino a problemi legali nelle fasi successive di vendita o successione. Occuparsi del progetto “fai da te”, senza firma di un tecnico iscritto all’albo, è sempre illegale. L’incarico deve prevedere non solo la redazione del progetto, ma anche la direzione dei lavori: questa è una responsabilità che il professionista si assume nei confronti della committenza e dell’Ente pubblico.

La scelta del progettista migliore

La selezione della figura tecnica dipende dalla natura e dalla complessità dell’opera:

  • Per nuovi edifici su più livelli, o in zone vincolate, occorre l’esperienza di un architetto o di un ingegnere, soprattutto se sono richieste soluzioni innovative o interventi strutturali complessi.
  • Per case unifamiliari standard, villette o ampliamenti modesti, la legge ammette anche il geometra, con costi generalmente più contenuti ma competenze tecniche ugualmente solide per questi ambiti specifici.
  • Per ristrutturazioni e piccoli interventi, anche il perito edile può essere sufficiente.

È fondamentale verificare l’iscrizione del professionista all’Albo, così come la presenza di un’assicurazione professionale. La trasparenza e una comunicazione efficace durante le fasi di progettazione rappresentano una garanzia di successo e di serenità per chi si appresta a costruire la propria casa.

In definitiva, chi desidera costruire casa deve sempre affidarsi a un professionista abilitato – architetto, ingegnere, geometra o perito industriale – consapevole però che la scelta dovrà essere ponderata in base all’entità, alla tipologia e alla localizzazione dell’immobile. Un geometra può progettare legalmente la tua abitazione in molte situazioni, rappresentando spesso una soluzione efficace e perfettamente lecita, come ribadito dalla normativa italiana e dalle recenti sentenze della giurisprudenza amministrativa.

Questa particolare apertura della legge italiana, volta a valorizzare la competenza diffusa sul territorio, è forse la risposta che più può sorprendere i futuri proprietari: non serve necessariamente un architetto per ogni casa, a patto che chi si incarica della progettazione sia un tecnico abilitato nei limiti delle competenze definite per legge. In questo scenario, la professionalità e l’esperienza restano le chiavi per trasformare un sogno in realtà, rispettando la normativa e tutelando l’investimento di una vita.

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