Ricevere chiamate da numeri sconosciuti che si rivelano essere truffaldine è un problema sempre più diffuso in Italia, complici le moderne tecniche di spoofing che permettono ai truffatori di camuffare l’identità del chiamante, simulando numeri di enti noti o autorità pubbliche. Queste chiamate possono avere scopi diversi: estorcere dati personali o bancari, proporre finti servizi a pagamento oppure inoltrare SMS che inducono a telefonare numeri ad alto costo, bruciando il credito telefonico in pochi minuti. Spesso le vittime, spiazzate dall’apparente ufficialità del numero, si fidano e purtroppo cadono nella rete dei malintenzionati, rendendo fondamentale agire prontamente per segnalare il numero coinvolto.
Come funziona la segnalazione di un numero truffa
Segnalare subito un numero truffaldino permette non solo di tutelare se stessi, ma anche di contribuire alla lotta contro le truffe telefoniche, ponendo un freno all’operato dei criminali e aiutando le autorità a monitorare i fenomeni più ricorrenti. Il modo più rapido e diretto per farlo è tramite i servizi online messi a disposizione dalle autorità competenti.
Il Garante per la protezione dei dati personali garantisce infatti un’apposita procedura elettronica per la segnalazione delle chiamate illecite, a disposizione di chi sia iscritto al Registro pubblico delle opposizioni. Tramite questo servizio, le vittime possono descrivere in dettaglio l’episodio, specificando:
Questa segnalazione è particolarmente efficace non solo contro chiamate promozionali, ma anche nei casi di telefonate “mute” o provenienti da sistemi automatizzati e numeri apparentemente normali o istituzionaliphishing.
Segnalare all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)
Un altro canale utile è quello dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), nota anche come Autorità Antitrust, che ha compiti di vigilanza e controllo sull’intero settore delle comunicazioni. Sul sito dell’AGCM è disponibile un modulo di segnalazione online molto semplice e veloce, che equivale a un vero e proprio esposto nominativo. Nella segnalazione è necessario indicare:
In alternativa, si può contattare l’Autorità tramite il numero verde 800 166 661, inviare un fax al 06-85821256, spedire una lettera agli uffici di Roma oppure utilizzare la posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo protocollo.agcm@pec.agcm.it. L’AGCM può, in caso di accertata violazione, imporre sanzioni o attivare ulteriori misure di contrasto.
Cosa fare dopo la segnalazione e come proteggersi
Dopo aver inviato la segnalazione, è opportuno prendere alcune precauzioni pratiche per ridurre il rischio di subire ulteriori chiamate o truffe. I principali operatori offrono servizi gratuiti o a basso costo che consentono di bloccare le chiamate sospette direttamente alla fonte, riconoscendo numeri noti per attività fraudolente o call center insistenti.
Inoltre, mantenere la massima attenzione nel non comunicare mai dati personali, bancari, codici di sicurezza o altri riferimenti sensibili per telefono, nemmeno se il numero sembra appartenere a un ente ufficiale. Questo consiglio vale soprattutto perché molte truffe avvengono tramite il cosiddetto caller spoofing, una pratica che manipola l’identificativo della chiamata facendo apparire numeri realmente attribuiti a istituzioni statali, banche, forze dell’ordine e strutture sanitarie. Anche alcuni SMS apparentemente inviati da enti pubblici possono nascondere tranelli, con inviti a chiamare numeri dai prefissi 895 o 899 che risultano costosi o addirittura dannosi.
Come denunciare le truffe più gravi
Se il danno è già avvenuto e si sospetta che il truffatore abbia acquisito informazioni riservate o causato un danno economico (ad esempio tramite phishing o “vishing”), la vittima può e deve sporgere denuncia formale presso la Polizia Postale. La denuncia può essere presentata anche online sui siti della Polizia di Stato, completando la documentazione con tutte le informazioni possedute, allegando screenshot delle chiamate, eventuali sms, e-mail sospette, dati dei conti bancari coinvolti e ogni elemento utile a ricostruire la vicenda e aiutare le indagini.
Consigli pratici per difendersi e collaborare alla prevenzione
La prevenzione resta l’arma migliore contro questo fenomeno. Ecco alcuni consigli pratici da adottare quotidianamente:
C’è un termine importante da ricordare: per sporgere querela relativa a una truffa telefonica, la legge italiana prevede una finestra temporale di tre mesi dalla data in cui si è venuti a conoscenza del reato. Questo consente di agire tempestivamente contro i responsabili, oltre che di contribuire attivamente al monitoraggio e alla prevenzione delle truffe telefoniche.
In conclusione, la risposta efficace contro le chiamate truffa passa dalla segnalazione immediata, dalla collaborazione con le autorità e dall’utilizzo intelligente degli strumenti di tutela e prevenzione offerti dai principali operatori telefonici e dalle istituzioni competenti. Essere informati e agire con prontezza significa proteggere se stessi, la propria privacy e aiutare la collettività nella lotta alle frodi telefoniche.