Ecco l’orario esatto in cui si fermano davvero le contrattazioni sulle criptovalute

Nel settore finanziario tradizionale esistono orari precisi per l’apertura e la chiusura delle contrattazioni, ma il mercato delle criptovalute si distingue per un funzionamento radicalmente diverso. Le principali piattaforme di scambio di criptovalute, come gli exchange centralizzati e le borse decentralizzate, sono operative senza interruzione, rendendo il trading disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Questo regime continuo rappresenta uno degli elementi fondamentali che differenziano le criptovalute dagli asset finanziari convenzionali come azioni o obbligazioni.

Il modello di funzionamento senza interruzioni

L’assenza di una chiusura formale giornaliera delle contrattazioni rappresenta un punto di forza e una caratteristica unica del comparto. Mentre le piazze tradizionali, come la Borsa di Milano o il NYSE, seguono rigidi orari lavorativi e si fermano nei fine settimana e durante le festività, i mercati delle criptovalute non hanno bisogno di pause tecniche per regolamenti, compensazioni o chiusure di contabilità giornaliera. Questo si deve alla natura decentralizzata della tecnologia blockchain, che permette la validazione e il trasferimento di asset in tempo reale, senza vincoli geografici o temporali.

Esistono tuttavia alcune leggere differenze tra le varie piattaforme:

  • Exchange centralizzati (CEX): Ad esempio Binance, Coinbase e Kraken, funzionano senza sosta, consentendo ordini ed esecuzioni a qualsiasi ora del giorno e della notte.
  • Borse decentralizzate (DEX): Come Uniswap e SushiSwap, sfruttano la blockchain pubblica per garantire transazioni h24, sfruttando smart contract automatici senza bisogno di interventi umani o pause programmate.
  • L’unica eccezione rilevante riguarda i prodotti finanziari regolamentati legati alle criptovalute (derivati, ETF) quotati su borse tradizionali; in questi casi, i prodotti riflettono gli orari delle piattaforme tradizionali su cui sono scambiati.

    Chiusura e apertura: la logica delle “candele” temporali

    Nonostante l’assenza di una vera e propria chiusura del mercato, esistono delle convenzioni internazionali utilizzate dai trader per analizzare la performance delle criptovalute nella singola giornata. Questa convenzione si articola intorno al meccanismo delle cosiddette “candele giornaliere”, ovvero intervalli temporali di 24 ore durante i quali viene campionato l’intero flusso delle contrattazioni, raggruppando apertura, massimo, minimo e chiusura del prezzo.

    La giornata di trading per la maggior parte delle piattaforme inizia a mezzanotte UTC (00:00:00) e termina alle 23:59:59 UTC. Alla fine dell’intervallo, viene chiusa una candela e ne viene aperta una nuova per il giorno successivo. Se nelle prime 14 secondi dopo la mezzanotte non avviene alcuna transazione, la candela viene comunque “chiusa” al primo scambio utile dopo tale orario. Questo processo riguarda esclusivamente la visualizzazione e l’analisi dei dati di mercato, non la reale sospensione delle contrattazioni, che proseguono senza soluzione di continuità.

    Quando si fermano davvero le contrattazioni?

    La risposta per il mercato spot delle criptovalute è chiara: le contrattazioni non si fermano mai, tranne in rarissimi casi di manutenzione programmata da parte della singola piattaforma. A differenza del comparto azionario o dei mercati di futures, il trading crypto non ha limiti giornalieri o settimanali in termini di orario. Gli utenti possono inserire, modificare e annullare ordini in qualsiasi momento, inclusi sabato, domenica e festività internazionali. Solo eventi straordinari come aggiornamenti tecnici su un exchange, interruzioni di servizio o maintenance delle blockchain potrebbero temporaneamente sospendere le attività su uno specifico protocollo o piattaforma.

    Fa eccezione il comparto dei derivati regolamentati e degli ETF Bitcoin quotati in Borsa, per i quali le contrattazioni seguono invece l’orario della piazza tradizionale corrispondente. Ad esempio:

  • Derivati BTC quotati al CME (Chicago Mercantile Exchange): operano dalle 17:00 CT della domenica alle 16:00 CT del venerdì, con interruzioni giornaliere di un’ora per manutenzione tecnica.
  • ETF Bitcoin statunitensi: sono negoziabili esclusivamente durante le sessioni ufficiali di Borsa USA, ovvero dalle 9:30 alle 16:00 ET, da lunedì a venerdì.
  • Questi prodotti rappresentano però un sottoinsieme regolamentato e non il mercato crypto nel suo complesso.

    Implicazioni pratiche e strategie di trading

    Il regime di continua operatività offre notevoli vantaggi, permettendo agli investitori e ai trader di reagire in tempo reale a eventi geopolitici, macroeconomici o tecnologici che possono accadere improvvisamente, anche durante le ore notturne o nel weekend. L’assenza di interruzioni giornaliere elimina il rischio di dover attendere la riapertura dei mercati per eseguire ordini critici in situazioni di elevata volatilità.

    Tuttavia, questo modello richiede una gestione del rischio più attenta, soprattutto nelle ore meno liquide in cui la volatilità aumenta e lo spread tra domanda e offerta può ampliarsi sensibilmente. I momenti di maggiore attività corrispondono tipicamente all’apertura e alla sovrapposizione dei principali mercati finanziari mondiali (es. tra le 8:00 e le 16:00 ora locale).

    Dal punto di vista tecnico, esistono strumenti come gli ordini “stop-loss” e “take-profit” che consentono di definire in anticipo livelli di esecuzione automatica delle operazioni, proteggendo investitori e professionisti da movimenti improvvisi di prezzo. L’utilizzo di API, bot di trading e strategie algoritmiche è particolarmente diffuso in questo mercato, proprio per cogliere le piccole differenze di prezzo nelle varie fasce orarie e sulle principali coppie di criptomonete.

    Manutenzioni e interruzioni temporanee: casi eccezionali

    In rare circostanze, le contrattazioni possono venire temporaneamente sospese da singole piattaforme di trading per:

  • Aggiornamenti software o manutenzione straordinaria dei sistemi.
  • Risoluzione di problemi tecnici (bug, attacchi informatici, congestioni di rete sulla blockchain).
  • Fork o upgrade radicali delle criptovalute sottostanti (come nel caso degli aggiornamenti delle principali reti blockchain).
  • In tali casi, la sospensione riguarda esclusivamente il singolo exchange o la singola DEX coinvolta e non l’intero mercato globale delle criptovalute, che prosegue a funzionare su tutte le altre piattaforme operative.

    Conclusione: il nuovo paradigma dei mercati digitali

    L’assenza di una reale “chiusura” del mercato e la disponibilità mondiale ininterrotta delle contrattazioni rappresentano una rivoluzione rispetto alla finanza tradizionale. Questo paradigma consente una maggiore accessibilità e flessibilità operativa, ma richiede anche disciplina e automatismi nella gestione delle posizioni. Solo i prodotti derivati regolamentati e gli ETF basati su criptovalute mantengono una struttura oraria classica.

    In sintesi, il trading di criptovalute non si ferma mai sulla maggior parte delle piattaforme globali, con l’unica eccezione delle temporanee sospensioni tecniche o delle piattaforme che offrono prodotti regolamentati che seguono l’orario dei mercati tradizionali.

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